“Potrai dire di essere una guidatrice vera solo quando saprai guidare notando il panorama”. Un insegnante di religione, di solito, ti fa i complimenti sorridendo bonariamente, quando dici che hai preso la patente, ma tant’è che pure gli insegnanti di religione atipici toccavano a lei. Aveva faticato talmente per quella patente che non avrebbe permesso a Padre Marco, domenicano tisico che tossiva sangue di continuo, di guastarle la festa. “Ah si?! Guardi che io so fare anche il tacco-punta! Me l’ha insegnato mio padre! Mica è cosa facile, sa?!” La guardò con aria sprezzante dicendo: “A poco ti servirà il tacco-punta, quando sarai in Africa a fare la missionaria! Vorrai mica scalare il Kilimangiaro con la tua 500?” E via, tre colpi di tosse sanguinolenta nel fazzoletto. Tutti risero. Forse il vecchio barbuto ce l’aveva ancora con lei perché, qualche lezione prima, non appena entrato in classe, posizionatosi davanti alla scrivania per la preghiera comune, alzando lo sguardo al muro sopra la scrivania, aveva notato l’enorme cartellone che, posizionato strategicamente sotto il crocefisso, riportava in maiuscolo: “FERMATE IL MONDO, VOGLIO SCENDERE!!!”. Era quasi svenuto. Aveva urlato il suo cognome tossendo sangue. Non aveva dubbi. Solo lei poteva avere l’ardire di fare certe cose. Le aveva intimato d’andare in presidenza immediatamente e l’aveva espulsa per 3 lezioni. Quella furbata l’era costata cara. Nota di demerito col rischio di perdere l’anno se avesse fatto un’altra cagata simile. “Voglio fare la missionaria, certo, ma che c’entra questo col dover guardare il panorama quando guido?” Il vecchio religioso sorrise pensando che l’ardire di quella ragazza davvero non aveva limite. La stimava molto. Soprattutto quando lo sfidava a discutere veramente di Dio e della religione. Era uno stimolo continuo. “Sarò molto orgoglioso di te quando guiderai e potrai notare il panorama. E non per il panorama. Un giorno capirai.” Padre Marco morì pochi anni dopo. Spesso, soprattutto quando guida attentamente in autostrada, si ritrova ad ammirare il panorama e pensa a lui. Pensa che, nella vita, è davvero importante notare il panorama, anche se si è concentrati a guidare. Perché, a volte, nonostante il dolore, i panorami sono davvero belli da ammirare e rendono il dolore stesso meno lancinante. …Grazie…
Il panorama
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Pubblicato da La Narratrice
Penso, sogno, scrivo, parlo, rido, piango e poi, di nuovo, penso, sogno, scrivo, parlo, rido e piango... ma, prima di tutto, comunque e sempre, AMO. Mostra tutti gli articoli di La Narratrice
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