Il suo nuovo capo l’aveva rovinata. Aveva irrimediabilmente rovinato la sua reputazione con i colleghi. Era stato facile. Lei s’era fidata. Fidarsi di chi t’appare buono, desideroso d’aiutarti è cosa facile. Soprattutto se all’inizio t’aiutano davvero. È qua che sta l’investimento. Se vuoi davvero fare male a qualcuno devi fare qualcosa che non faresti mai per fargli capire che sei il contrario di quello che sei. Non è facile da capire, certo ma, alla fine, il concetto è: fiducia. Così, l’aveva rovinata. Aveva detto bugie, infangato le sue competenze, diminuito il suo valore, messo in dubbio i suoi tanto sudati anni di lavoro con semplici pettegolezzi mentre a lei diceva tutto il contrario. I pettegolezzi, se distribuiti bene, sono più letali di mille coltellate. Pensandoci bene, però, certa gente non è capace di accoltellare perché dovrebbe mostrare la vera faccia e questo, purtroppo, non lo faranno mai perché chi fa certe cose è solo un vigliacco e un codardo che puzza più degli escrementi defecati dagli escrementi stessi. Ad ogni modo, un bel giorno, lei lo scoprì e fu l’inferno. La delusione, il dolore, furono davvero deleteri. Al che, si guardò allo specchio e si chiese cosa doveva fare. Ci pensò, pensò, pensò… proprio come Winnie the Pooh e le venne un’idea stupenda. Decise di andare al contrattacco facendo la stessa cosa, ma con una variante. Che lei le cose mica le voleva fare per guadagnarsi l’inferno, no? E così, un bel giorno, iniziò a raccontare pettegolezzi bellissimi su di lui e su coloro che gli avevano creduto e le avevano reso il lavoro un inferno. Niente di discriminatorio, attenzione, anzi. Erano lodi incredibili, elogi che rendevano lui e chi gli aveva creduto dei veri santi in terra e dei gran strafighi che quasi c’era da chiedere la medaglia d’onore. Tant’è che la gente, davvero, iniziò a crederci a quei pettegolezzi benevolenti. E a certi di questi, a un certo punto, iniziò a crederci pure lei, perfino. Da allora, fu una figata vivere ogni giorno perché, alla fine, disseminare cose belle era molto divertente e perché, come dice il poeta, sorprendentemente ti rendi conto che, solo se lo decidi tu, “dal letame nascono i fior…”
Fiori
Pubblicato da La Narratrice
Penso, sogno, scrivo, parlo, rido, piango e poi, di nuovo, penso, sogno, scrivo, parlo, rido e piango... ma, prima di tutto, comunque e sempre, AMO. Mostra tutti gli articoli di La Narratrice
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