Siamo tutti maestri di vita, finché non arriva l’interrogazione a sorpresa. L’ha letto da qualche parte, recentemente. Sorride mentre giocherella con la fede dalle curve irregolari. L’ha comprata quando ha firmato la sentenza di divorzio. Mai più uomini. Sola per sempre. ‘Fanculo. Piuttosto lesbica, si dice. Voleva un anello che simboleggiasse l’aver deciso di sposare sé stessa. Qualcosa che le rappresentasse gli alti e bassi della vita che, finalmente, avrebbe affrontato da sola. La macchina sbanda. S’alza un’alone di sabbia. Si tiene forte scrutando l’autista che, prima di partire da Mombasa, ha detto: “Ma è sicura di voler andare a Muthue? Ci vogliono 8 ore. E costa tanto.” Come no, ha pensato. “Senti, se tutto va male, ci metti 6 ore. E il prezzo te lo dico io, ok? L’agenzia mi ha detto quanto ci vuole sia di tempo che di soldi, ok?” Ok, ha risposto lui. È bello sapere le cose. È bello poter sputtanare chi cerca di fregarti. È bello e basta. La deve smettere la gente (e soprattutto i maschi) di rompere il cazzo cercando di fregarti ogni tre per due, pensa. Sale in auto soddisfatta. Deve arrivare al dispensario entro il giorno dopo. Le ostetriche e le infermiere la stanno aspettando per il corso d’aggiornamento. Salva le vite, lei… e ha previsto tutto. Peccato che non abbia previsto che la macchina decide di spirare a metà strada, nel buio delle notte, tra Manyani e Tsavo, che è praticamente il buco del culo del pianeta terra… già… qualcuno, ultimamente, le ha insegnato a non dire “mondo” che significa tutt’altra cosa, ma a dire “pianeta terra”. E Bernie, l’autista, l’ha presa con filosofia. Accovacciato accanto al fuoco, a bordo strada, dice che sicuramente passerà qualche camion prima o poi. Quella è Mombasa Road, mica una stradina da poco. Lei non sa se piangere o ridere e decide di imparare da lui a mangiare le cavallette inzuppate nel sale scuro che lui custodisce gelosamente in un sacchetto di cuoio appeso alla cintura. Poi le insegna anche altre cose. Quelli come Bernie, a quanto pare, possono insegnare cose “molto” gradevoli. Sicuramente quest’interrogazione a sorpresa non l’ha passata. Ma lei è una che impara in fretta.
Mombasa Road
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Pubblicato da La Narratrice
Penso, sogno, scrivo, parlo, rido, piango e poi, di nuovo, penso, sogno, scrivo, parlo, rido e piango... ma, prima di tutto, comunque e sempre, AMO. Mostra tutti gli articoli di La Narratrice
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