Gliel’ha menata per anni. Quei posti lei non pensava nemmeno esistessero. Lui, ovviamente, sì. L’assillava ogni notte. Una moglie, se ama il marito, certe cose le fa. L’amore non è mica solo un sotto e sopra. Lui l’ama infinitamente, vuole sperimentare, crescere assieme sessualmente... E così, un bel giorno acconsente ad andare là dove gli … Continua a leggere Cose private
Tutti i racconti
Buone e cattive compagnie
Chiude la porta pensando che non c’è più nulla da dire. L’ha lasciato tramite WhatsApp. Gli ha scritto ch’è finita; che lei non vuole più stare con lui. Non le ha risposto. Ha spento il cellulare. È uscito fuori e s’è accovacciato sul muretto del viale che costeggia il giardino di casa godendo del morbido … Continua a leggere Buone e cattive compagnie
Bellissimamente
C’era una volta una principessa che abitava in una baracca vicino al mare. La notte i topi uscivano dalle fogne e, scotoliàndo le lunghe code senza peli nelle pozzanghere sozze e maleodoranti mentre attraversavano le strade, s’addentravano tra le baracche. Uno ad uno, passavano sotto le lamiere per andarsi a riscaldare tra le coperte dei … Continua a leggere Bellissimamente
Vite e vitigni
Dieci bottiglie. A fine vendemmia si ritrovavano sempre e solo con dieci bottiglie da distribuire alle famiglie cui faceva capo Celestino Mezzagra, centenario ormai. Dieci bottiglie. Non una di più, non una di meno. E non le vendevano. Qualcuno cercava di comprarle quand’ancora i grappoli erano in fiore. Si dice che ci vogliono 100 giorni … Continua a leggere Vite e vitigni
La convertita
Ha dormito in aeroporto aspettando il check in. Torino – Roma. Poi farà Roma – Marrakech. Le mie vecchie ossa scricchiolanti sono pronte per nuove avventure, pensa sorridendo. Lui, che ha fatto Oslo – Roma, la raggiungerà all’interno, oltre il gate. Poi viaggeranno assieme verso il Marocco, dove li aspetta, felice, la famiglia di lui. … Continua a leggere La convertita
Delle eteree affezioni
Appartengo alla generazione di mezzo. Appartengo a quella generazione che usava la macchina da scrivere e il telex. Appartengo a quella generazione che ha scritto fiumi di parole con le penne a sei colori grosse come un vibratore che, poi, alla fine funzionava sempre solo il blu che, diciamocelo, come colore, fa un po’ cagare… meno … Continua a leggere Delle eteree affezioni
Penelope no…
Fatti tre scalini del sottopassaggio, sente chiamarla. S’erano appena salutati. Si ferma di botto. Tenendosi allo scorrimano, si volta a metà: “Si?” Forse ha dimenticato qualcosa? Pensa al culo stratosferico dell’altro giorno. Scesa dalla 91, prende il collegamento e, culo dei culi, una donna entra chiedendole: “Ma è mica suo questo?!” Pensa te… Checculo… Istintivamente … Continua a leggere Penelope no…
Delle cose che si chiedono… e si ottengono.
Punta la chiave verso la porta e, a colpo sicuro, senza guardare, l’infila nello stomaco di Maffiàni che, con un sorriso divertito, abbassa la testa e con voce roca sussurra attraverso i baffi: “Ignà, la pistola è un po’ più in alto… Vorresti, per caso, vedere il grilletto?” Un urlo di tre secondi e via, … Continua a leggere Delle cose che si chiedono… e si ottengono.
Sei piccoli indiani
Appena entrata in auto dice che 5 bambini, l’indomani, si ritroveranno davanti a casa di Francesca per andare a scuola da soli. Da soli. Orcu! Ok, è in quinta e, se ricorda bene, lui andava a scuola da solo già in quarta, ma erano altri tempi e abitava in un paesino tranquillo. Ne parlavano da … Continua a leggere Sei piccoli indiani
Uno bravo davvero
Dicono che non l’hanno voluto vedere. Che uno come lui, di quella famiglia, di quell’estrazione sociale, una cosa come quella non avrebbe dovuto farla. Che se ne poteva parlare. Che loro avevano le conoscenze e, magari, potevano farlo trasferire altrove, se riteneva che i commilitoni lo trattassero male. Mah... Dicono che lo stereo andava a … Continua a leggere Uno bravo davvero
Nessun colore, nessun dolore
Mamma dice che farebbe le cose di sempre. Io no. Io farei pazzie. Se qualcuno ti dicesse: "il mese prossimo non ci sarai più" che faresti? Hai voglia a fare il figo o la figa. La verità è che tutti sappiamo di esserci "impediti" di fare cose che avremmo fatto in circostanze meno "castranti". Cosa … Continua a leggere Nessun colore, nessun dolore
Feeling good
S’affaccia alla finestra che ha appena finito d’intonacare. Non è un muratore. Insegnava inglese ma stentava a sopravvivere. Così... E vabbè. A volte bisogna scendere a patti, senza aver paura. Il mastro gli ha detto che può pranzare. Al takeaway cinese s’è preso un riso con le verdure. Costa due euro. Va bene così. Deve … Continua a leggere Feeling good
Col sole addosso
Mi piace quando m’accarezzi. Non so come s’esprima in altra maniera. Mi fa piacere. Mi fa stare bene. Mi fa sorridere anche se tu non te ne accorgi ch’io sorrido. Mi fa stare bene dentro e fuori di me. Quando m’accarezzi chiudo gli occhi e godo. Nulla di più, nulla di meno. Ripensandoci, io non … Continua a leggere Col sole addosso
Guidando
Col tempo s’impara che la turca è meglio della tazza del water. C’è gente che si lamenta quando va in Cina e vede che solo nei posti per gli occidentali ci sono le tazze del water. Provassero a usare di più la turca, capirebbero pure come mai i Cinesi (sì, Cinesi con la cì maiuscola) … Continua a leggere Guidando
Più cozza per tutti
Nell’impepata di cozze ci mettiamo lo Chardonnay. Non per essere fighi, ma perché lo beviamo da quando prendiamo la padella, fino a quando la laviamo. Perciò, con tutto il rispetto per il vino da cucina: NO grazie. Dunque: aprire lo Chardonnay, versarne, sorridere e bere pensando che la vita è, nonostante tutto, bella. Siete arrivati dove … Continua a leggere Più cozza per tutti
Dire, fare, baciare
L’oroscopo di Cosmopolitan diceva: “Questa settimana l’eclissi vi porterà sorprese inaspettate. Venerdì sera guarderete le stelle con occhi inondati d’amore”. Primo, pensò, come fanno le sorprese a non essere inaspettate? Altrimenti che sorprese sarebbero? Secondo, pensò, venerdì ho deciso d’andarmi ad ubriacare al Texas Lone Star Bar con Celia. Il massimo che potrò avere saranno … Continua a leggere Dire, fare, baciare
Diverse prospettive
La tracchiulella è la costina di maiale cotta col sugo. Lei impazzisce per il “rusicariello”; che quando lo rosicchia gode, davvero. La vede da lontano, trotterellare verso casa. Pensa che è una tracchiulella. Che le vuole bene, nonostante tutto. A certe madri bisogna voler bene, nonostante tutto. Il bene… in questi ultimi mesi ha visto … Continua a leggere Diverse prospettive
Il suono della neve
“Esco un attimo” dice lui. Indossa il giaccone avviandosi verso il bosco. Sta nevicando da 3 giorni. Mentre s’infilava gli scarponi s’è ricordato d’un articolo letto recentemente. In Cina, scrivevano, aspettano la neve. Dicono che è benefica perché ammanta tutto e purifica il mondo, quando lo tocca. Se ti trovi con qualcuno, durante la prima … Continua a leggere Il suono della neve
Donne con le gonne
Non riesce a chiudere la valigia. Gli chiede aiuto. Lo sente borbottare: “Ma tu proprio qua dovevi mettere ‘sta cosa? Ma cos’è?” “Boh” risponde lei. Si deve vestire ora, altrimenti perde l’aereo. Lui s’accomoda in poltrona a giocare col cellulare. Al terzo indumento le dice: “Belli spessi quei collant che hai indossato, eh?” Ah, gli … Continua a leggere Donne con le gonne
A volte
L’ha voluto lei. Certe cose, tipo quelle che fanno male, bisogna volerle fortemente, per volerle anche quando fanno male. O si è disperatamente cretini o le si vogliono e basta perch’è così che dev’essere. Le cose più amare, dice la canzone, tienile più care. Come le medicine tanto amare che fanno altrettanto bene. Provato mai … Continua a leggere A volte
Bolero
“Ti piace?” chiedeva incessantemente. “Ti piace davvero?” Come se non credesse al fatto che qualcuno potesse amare ciò che amava lei. Come se non fosse possibile ch’esistesse qualcuno al mondo con il quale condividere “dal cuore, veramente,” ciò che amava. Mica era facile. E lei non era una che si potesse frequentare così facilmente. Le … Continua a leggere Bolero
Voli pindarici
Ognuno ha sempre (e ancora) qualcosa da imparare. Quasi tutti pensiamo di sapere tutto. Ed è per questo che ci si danna e si piange. È tempo di riti propiziatori, di desideri da esprimere, di “prometto di”, di buone intenzioni da allestire per quest’anno che è appena iniziato e che, come un’infante, pensa d’avere il … Continua a leggere Voli pindarici
Oroscopo Campano – Gennaio
Cari amici dell’Oroscopo Campano, inizia con Gennaio un anno colmo di promesse per tutti. Chissà come mai il primo giorno di questo mese saremmo tutti già disposti a mettere costume e infradito? E, invece, ci aspettano ancora mesi freddi ed inaspettate nevicate. Copritevi bene! Segno del Casatiello (Primavera)= caro Casatiello, Marte contro e Saturno in … Continua a leggere Oroscopo Campano – Gennaio
Ogni momento
La stregonia rinasce. È un atto di fede. Piante come il basilico schiattano quando l’afa ci abbandona. Piante come la stregonia fanno finta di schiattare. Quante volte l’ha gettata pensando di non essere in sintonia con quelle foglie pelose per poi scoprire, anni dopo, che è uno di quegli esseri viventi che, a fine autunno, … Continua a leggere Ogni momento
Oroscopo Campano – Anno nuovo!
Ed ecco l’oroscopo Campano dell'anno nuovo, cari amici! Come tutti i famosi astrologi anche noi ci pregiamo condividere con voi le nostre infallibilissime previsioni per l'anno nuovo che, diciamocelo, sarà sicuramente migliore del precedente. Perchè, qualsiasi anno, pensandoci bene, può essere migliore o peggiore. Dipende da come lo vuoi guardare. Perciò: Segno del Casatiello (Primavera)= … Continua a leggere Oroscopo Campano – Anno nuovo!
Onorare i ravioli
Ci ha messo solo mezz’ora. Mezz’ora è importante. Anche solo mezz’ora. È importante per onorare chi se lo merita. Mezz’ora al giorno, se vivono con noi; alla settimana, se stanno lontani, magari con una telefonata. Il pergolato di glicine profumato, sotto il quale sta riposando, le ricorda Dio. Quel Dio che dice di onorare padre … Continua a leggere Onorare i ravioli
Profumo d’Ornella Vanoni
Poco prima d’entrare in autostrada è apparsa la scritta rossa: “Service: controllare alimentazione”. Imboccare l’autostrada domenica pomeriggio prima di Capodanno rischiando di trovarsi col culo per terra o tornare indietro e perdere l’appuntamento? Bestemmia, cerca sul cellulare qualche informazione, senza successo. Poi se ne fotte e va, facendosi il segno della croce. Sole fino a … Continua a leggere Profumo d’Ornella Vanoni
Senza fuochi d’artificio
Peppe Serpajanca li trafficava pure lui, gli esseri umani. Qualcuno, bevendo il Crodino in piazza, ne parlava ieri, quando si discuteva degli immigrati che continuano ad arrivare, incessantemente, in paese. Qualcuno diceva che ora sembra chissà quale orribile crimine, ma, da sempre, la gente ha trafficato altra gente schiavizzandola e usandola. Qualcuno annuiva e ha … Continua a leggere Senza fuochi d’artificio
Sorelle
“Io non ho fatto niente! Lei ha fatto da sola!” Certo che auto-sfondarsi il cranio con un orologio da tavolo di pesante ottone non è cosa da pochi. Superman è un pippaiolo, paragonato alle sorelle che si fanno male da sole, mentre le altre sorelle non è mai vero che l’hanno menate. Le sorelle, già... … Continua a leggere Sorelle
Andarsi a perdere
Inizia dalla fine la storia di chi, un giorno, decise d’andarsi a perdere perchè non l’aveva mai fatto. Che, andarsi a perdere non è cosa da gente perbene, da gente organizzata. Qualche volta, però, bisogna. Qualche volta si deve andarsi a perdere, davvero. Perché ci sono momenti in cui vorresti essere capace di andarti a … Continua a leggere Andarsi a perdere