Una volta ne aveva paura. Una volta scappava, davanti alle api. Raccontava d'un cimitero; d'uno spaventoso sciame d’api che l'aveva inseguita; di lei che si tuffava in una fontana per salvarsi. Non ricorda se o quando era successo. Ricorda che lo raccontava. Ora le guarda. E' felice... e pensa a te. Decine di piccole api … Continua a leggere Ad càpere
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Oroscopo Campano – Anno nuovo!
Ed ecco l’oroscopo Campano dell'anno nuovo, cari amici! Come tutti i famosi astrologi anche noi ci pregiamo condividere con voi le nostre infallibilissime previsioni per l'anno nuovo che, diciamocelo, sarà sicuramente migliore del precedente. Perchè, qualsiasi anno, pensandoci bene, può essere migliore o peggiore. Dipende da come lo vuoi guardare. Perciò: Segno del Casatiello (Primavera)= … Continua a leggere Oroscopo Campano – Anno nuovo!
Oroscopo Campano – Dicembre
Benvenuti all’oroscopo Campano di Dicembre! Si avvicinano le feste, cari amici delle 4 stagioni (non la pizza). Tutti, più o meno, le aspettiamo, le temiamo. Ebbene, vi sia conforto questo saggio proverbio napoletano: A Natale tutte scurzetelle, a Pasca tutte mullechelle. Che è bellillo assaje perché noci e dolci a noi piacciono molto! Segno del … Continua a leggere Oroscopo Campano – Dicembre
Il cuore inzuppato nei ricordi
Qualla casa di campagna non c’è più. Almeno, non è più così come la ricordano Irene e Felicina. Non è più la stessa, solitaria casa padronale che si stagliava con le sue mura bianche nella pianura verde e nebbiosa. Le due donne anziane sostano davanti al caseggiato che ora la sostituisce. C’è rimasta solo la … Continua a leggere Il cuore inzuppato nei ricordi
Galeotto il tricco-tracco
Al quarto piano di Via Nazionale delle Puglie ci abitavano le famiglie di Don Ciccillo Guarnera e del Signor Amedeo Grippa. Don Ciccillo era un anziano camorrista che veniva “mantenuto” da molti anni, ormai. Lui, di “cose”, ne sapeva (e aveva fatte) tante. Il Signor Grippa, invece, era un mite, incensurato impiegato delle poste, anche … Continua a leggere Galeotto il tricco-tracco
Edenlandia
L’Edenlandia iniziarono a costruirla nel 1937. Mussolini già faceva pensieri strani. Altro che Disneyland. A pensarci bene, l’Edenlandia nacque prima dei fuochi artificiali notturni di Disneyland. Ma tu vallo a dire che, pure qua, i napoletani arrivarono prima. C’andavano spesso. Papà diceva: “Andiamo a mangiare la pizza.” E lei sapeva che sarebbero andati all’Edenlandia a … Continua a leggere Edenlandia
Barbie
I bambini sono stronzi. Voleva una Barbie. Tutte le sue amiche ce l’avevano. Stefania, la sua migliore amica, ne aveva tante. I bambini sono stronzi. Anche le migliori amiche sono stronze. Soprattutto le migliori amiche, sono stronze. Le migliori amiche sono le peggiori stronze, probabilmente. Meglio non averne, di migliori amiche. Le permetteva di giocarci … Continua a leggere Barbie
L’insalata
Devi conoscere la ricetta dell’insalata che fa innamorare, figlia mia. Ti potrà servire. Con quest’insalata conquistai tua madre quando, ormai, nessuna speranza avevo di potermi svegliare per il resto della mia vita accanto a lei. Amare, sappilo, non è come nei film. L’avevo persa, per sempre. Perchè? Per una cazzata. È sempre così. Una cazzata. … Continua a leggere L’insalata
Coniugazione
Non ci riesco. Non so se ci riuscirò mai. Non so se ne sarò mai capace di dire ERA, quando penso a te. Non so se sarò mai capace di coniugare i verbi al passato, pensando a te. Se mi obbligano, certo. Se sono in pubblico, certo… lo devo fare ma… C’è gente che mi … Continua a leggere Coniugazione
Mon Dieu
Parigi è sua, nonostante le intemperie. Apre la cartina, reggendo l’ombrello, cercando gli occhiali da presbite e aggiustandosi il cappello in lana spessa. Quando si dice donna multitasking. Sorride chiedendosi se mai qualcosa, di tutti i sacrifici che ha fatto, tornerà indietro e... “Mademoiselle, vous avez besoin d’aide?” Scoppia a ridere. Ecco, non è che lui … Continua a leggere Mon Dieu
O’ capitòne
Zia Filomena, distinta signora napoletana tutta casa e chiesa che aveva sposato Zio Ernesto (barese da generazioni), andava di fretta perché, quel giorno, il Bari giocava in casa con il Milan e il pranzo natalizio doveva terminare presto. Tutti gli uomini di famiglia dovevano andare allo stadio. Zio Ernesto a Natale doveva mangiare assolutamente il capitone. … Continua a leggere O’ capitòne
Fiori
Il suo nuovo capo l’aveva rovinata. Aveva irrimediabilmente rovinato la sua reputazione con i colleghi. Era stato facile. Lei s’era fidata. Fidarsi di chi t’appare buono, desideroso d’aiutarti è cosa facile. Soprattutto se all’inizio t’aiutano davvero. È qua che sta l’investimento. Se vuoi davvero fare male a qualcuno devi fare qualcosa che non faresti mai … Continua a leggere Fiori
A Natale è…
Una settimana prima di Natale il padre portò a casa un piccolo cappone. Lei ci fece subito amicizia. Esiste l’amore a prima vista anche con gli animali. Quel cappone era davvero simpatico e colorato. A Napoli si dice: “è proprio checazz...” che non è un insulto, bada; si usa per dire: “Ma tu guarda quanto … Continua a leggere A Natale è…
La scarpa
Aveva infilzato sotto la porta, per fermarla, la punta di una scarpa elegante, nera, con il tacco a stiletto. Una scarpa nuova di zecca che si vedeva ch’era stata usata poco. Le aveva fatto una foto e l’aveva usata come immagine per il proprio profilo su molte piattaforme digitali. Negli anni, tanti le chiedevano perchè … Continua a leggere La scarpa
Massimo Ranieri
“Gentile Posta del Cuore, sono innamorata di un uomo, ma non so se è reciproco. A volte mi guarda di sottecchi, altre no. Quando viene in negozio (è cliente da molti anni) a comprare il pane mi chiede sempre la michetta con la mollica morbida. Io sorrido, faccio battute sulla mollica morbida. Lui ribatte scherzosamente, … Continua a leggere Massimo Ranieri
Lentamente
Lui: “Volevo sapere come stai.” Lei: “Avresti dovuto chiedermelo un anno fa.” Così. Una mitragliata. Male dentro. Silenzio. È stato difficile chiamarla. Gli mancava troppo. La mano trema mentre stringe la sigaretta. Non ha resistito. Stava soffocando. Eppure l’aria c’era, ma era satura di lei. Invisibili, maledetti atomi profumati, intrisi di lei l’aggredivano da tutti … Continua a leggere Lentamente
Consigli d’una casalinga-manager
Da: “Consigli d’una casalinga-manager. Edizione Gold” CAPITOLO 7: Come Eliminare L’energia Negativa dal Vostro Ambiente Lavorativo E Familiare Noi tutti abbiamo la possibilità di percepire le energie di coloro che ci circondano e con i quali collaboriamo quotidianamente. È possibile, perfino, poter “avvertire” queste energie anche se lavoriamo in remoto o se comunichiamo attraverso mezzi … Continua a leggere Consigli d’una casalinga-manager
Niente per niente
Mister G. arrivò in ufficio tutto pimpante. Disse: “Arriveranno molti pacchi. Non li aprire. Lo farai quando sarò in India a controllare la nuova linea di jeans. È una cosa molto bella per la quale mi ringrazierai, credimi.” Lei lo ringraziò anticipatamente cercando di non rivelare il sottile sarcasmo che avvolgeva meticolosamente intorno alle parole … Continua a leggere Niente per niente
La badante
Ogni volta che Barbara va a stendere la biancheria sul balcone esce anche la signora Silvia. ‘Ché le pareti sono sottili e si sente tutto, perfino chi russa guardando la televisione la sera, in questi caseggiati. Lo fa apposta lo sa, ma non è cattiva. L’anziana sorda ciappetta dicendo le stesse cose da 12 anni. … Continua a leggere La badante
Veli
L’auto s’avviò lentamente giù per la strada di vecchio ciottolato che portava al mare. L’alba aveva appena iniziato a stendere pietose pennellate sui tetti delle case sgarrupate. Dentro il cubicolo regnava il silenzio. L’uomo che guidava tossiva, a tratti, nervosamente. La donna, invece, sorrideva guardando fuori dal finestrino, verso l’azzurro del mare che si univa, … Continua a leggere Veli
Cicciobello
Sbagliano. Sbagliano a regalarti un bambolotto, quando sei bimba. Sbagliano. Sbagliano a farti vestire da Zorro a carnevale, quando sei bimbo. Che non lo sai se, un giorno, il tuo grembo potrà ospitare un feto e tu avrai un figlio tutto tuo d’allattare, portare all’asilo, prendere per mano dicendogli: “Dai la mano alla mamma, che … Continua a leggere Cicciobello
Zitti, mai
Buio. Candele accese. L’acqua calda scorre nella vasca. Oltre la finestra, la luna. Da qua si vede solo dopo le 22:00. Va bene. Va bene così. E' serena, finalmente. Guardandosi allo specchio pensa che il suo corpo non è cambiato. Potrebbe dire d’essere felice, ma è meglio tacere. L’hanno aiutata, nonostante tutto, in questo mese … Continua a leggere Zitti, mai
Parole diverse
Alla fine del lungomare, verso est, s’arriva alla foce del fiume che attraversa la valle sovrastante il villaggio di pescatori. È seduto su uno scoglio, proprio dove il sale incontra l’acqua dolce. Sembra un ruscello inerme ma, nelle giornate di piena, è capace di tirare giù dai monti anche i cinghiali. È successo, più d’una … Continua a leggere Parole diverse
Scusa
Ho fatto cose orribili per amore. Ho fatto cose di cui mi vergogno profondamente. Ho fatto cose che hanno causato dolore incredibile e ferite insanabili. Ho fatto cose che, ripensandoci, ti fanno sentire come se, a Natale, andassi allegramente in chiesa per la messa di mezzanotte e poi, appena varcata la soglia, ti rendi conto … Continua a leggere Scusa
Montevergine
A Montevergine nevicava. Che, in realtà, lei sapeva bene che si sarebbe chiamata Montevergine molte centinaia di anni dopo, ma le piaceva pensare alle cose come sarebbero state nel futuro, poiché lo poteva “vedere”. S’inerpicò su per la montagna, attraverso i boschi, tirando su, a tratti, i lembi della candida tunica. Avrebbe potuto usare la … Continua a leggere Montevergine
La cosa
Padre Ignazio non sapeva se ridere o piangere. Annina lo guardava maliziosamente sorridendo come il gatto che s’è mangiato il topo e sta solo aspettando di ruttare. Lo “svegliò” il rintocco del campanile. Si guardò intorno con aria stralunata rendendosi conto d’essere nella piazza principale di Santamariammare. Di fronte, al bar Stella, stavano servendo l’aperitivo; … Continua a leggere La cosa
La strada
Sono passata davanti alla casa dove mi strasferii quando decisi di non far più dipendere la mia vita dal mio cuore. Questo cuore che ha combattuto contro tutto e tutti con spade e coltelli che non erano mai abbastanza affilati. Quanto amore c’è stato in questa casa. Ho guardato in alto, verso la cucina. Ho … Continua a leggere La strada
Almeno quello
L’ennesimo biglietto, nascosto tra i petali dell’ennesima pianta di crisantemi nani, diceva: “Francia, Cannes, Rue Clafoutis, 13 – Terzo piano – Porta a destra dell’ascensore in salita – 15 novembre”. Il giorno dopo si ritrovò un bonifico di 50.000 euro. Con calma, con molta calma. Faceva le cose con calma. Bruciò il biglietto nel contenitore … Continua a leggere Almeno quello
Oroscopo Campano – Novembre
Benvenuti all’oroscopo Campano di Novembre! Il freddo ha aperto le porte ad eccellenti geometrie planetarie che, sia in quadratura che in opposizione daranno vita a momenti molto frizzanti per tutti i nostri favolosi quattro segni astrologici! Segno del Casatiello (Primavera)= caro Casatiello, è il momento di fare i preparativi per ammazzare il maiale che ti … Continua a leggere Oroscopo Campano – Novembre
Il panorama
“Potrai dire di essere una guidatrice vera solo quando saprai guidare notando il panorama”. Un insegnante di religione, di solito, ti fa i complimenti sorridendo bonariamente, quando dici che hai preso la patente, ma tant’è che pure gli insegnanti di religione atipici toccavano a lei. Aveva faticato talmente per quella patente che non avrebbe permesso … Continua a leggere Il panorama