Chissà se lo vendono ancora il Camay. La nonna si lavava la faccia la mattina splashandosi addosso l’acqua del catino che stava fuori, in cima alle scale esterne, a sinistra della porta della camera da letto. Prima, però, s’insaponava ben bene la faccia con il Camay che le rendeva il viso talmente bianco da spaventarla. … Continua a leggere Toscano e Camay
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15 secondi
Sentì il fruscìo della tendina di velluto bordeaux che veniva violentemente tirata via dal maresciallo. Successe tutto in 15 secondi. Prendere o lasciare. 15 secondi. Ascoltò i passi decisi di Daniele allontanarsi verso il sagrato mentre l’intestino gli si contorceva come s’avesse avuto un cesto d’anguille in pancia. Faticava a respirare. 15 secondi. Pensò mille … Continua a leggere 15 secondi
Schizzo
Gli spiritisti affermano che l’Energia Primigenia s’incarna negli animali perché le deve provare tutte. Non lo sapeva all’epoca ma, se anche l’avesse saputo, poco gliene sarebbe fregato. Avrebbe fatto quello fece, comunque. Alla chiusura il pizzaiolo trasferiva la cenere del forno in un bidone che poi portavano nel dehor, a raffreddare, per ritirarlo il giorno … Continua a leggere Schizzo
In amor…
Scrisse alla posta del cuore del sito Donna Che Ama, in anonimato. S’era follemente invaghito di Wendell, il ragazzo appena arrivato in quarta D. Certi ragazzi sono talmente belli che non riesci a staccargli gli occhi di dosso dal primo momento che l’incontri. Se ci metti che lui stava in terza, ma poco gliene fregava … Continua a leggere In amor…
Chi si contenta…
Apparse subito dopo aver svitato il tappo dal vasetto di Nutella. Non era come quello del cartone animato. Non era nemmeno vestito in modo stravagante o esotico. Non s’era sentita musica arabeggiante. Gli venne un colpo, a dire il vero, non appena lo vide sbucare, con una profumata nuvola cioccolatosa, fuori dal vasetto che teneva … Continua a leggere Chi si contenta…
Regalo
Andò a svuotare la casa 3 mesi dopo. Parlano di curva del dolore, di preparazione emotiva, di accettazione. Nel suo caso successe solo perché se l’era ripromesso il giorno del funerale. Avrebbe aspettato il suo compleanno e avrebbe iniziato a svuotare la casa perché sapeva che avrebbe ricevuto un regalo dal passato. E così fece. … Continua a leggere Regalo
35 anni
Chi dice che sarebbe bello se si potesse tornare indietro con la conoscenza che si ha ora, non ha capito niente. Sta là, a 85 anni, sul balcone a prendere il sole. Sente la figlia che dice alla nipote adolescente che se avesse avuto la conoscenza che ha ora, quando era ragazza, di sicuro certe … Continua a leggere 35 anni
Tacco-Punta
“Potrai dire di essere una guidatrice vera solo quando saprai fare tacco-punta”. Un padre, di solito, ti porta in un enorme piazzale vuoto. Ti fa guidare dritta, tenendoti il volante per qualche minuto, complimentandosi dicendo che sei la sua principessa e via, la sua parte è fatta. Il suo no. Il suo le insegnò a … Continua a leggere Tacco-Punta
Impercettibile
Urano entrò in Toro e fu l’inferno per tutti. Si parlava di rivoluzione interiore, di riscoperta del sè, di ego globale e coscienza emozionale. In realtà, com’erano soliti fare sulla Terra, era tutta fuffa per nascondere il fatto che stava per arrivare l’Impercettibile Terza Guerra Mondiale, senza essere palesemente dichiarata, però. Iniziarono con un piccolo … Continua a leggere Impercettibile
Tutto o niente
C’è un bar a Dangriga, in Belize. In questo bar ci può entrare solo una persona. L’entrata non è sulla strada. L’aprono solo quando c’è posto per chi davvero vuole andarci. Come fanno a saperlo che ci si vuole davvero andare? Non si sa. Solo loro lo sanno. Una volta arrivato a Dandriga, s’incamminò verso … Continua a leggere Tutto o niente
L’attesa
Non mi aspettare. Te lo dico subito, ok? Non mi aspettare quando me ne andrò che, sappilo, io non ti aspetterò. Quando te andrai, io non ti aspetterò. Te lo dico ora, va bene? Patti chiari e amicizia lunga. Prima o poi ce ne andiamo tutti. E questa è la prima cosa da accettare. E … Continua a leggere L’attesa
Zenzero amorevole
Prendere qualsiasi quantità di zenzero; qualsiasi. Pelare con un cucchiaino. Tenere da parte le bucce che utilizzeremo, una volta seccate, come incenso. Che non si spreca nulla, sai? Farne dei tocchetti grandi quanto la falange d’un mignolo. Mignolo mio, tuo... qualsiasi. Mettere in pentola. Coprire con tre dita d’acqua. Far cuocere a fuoco basso (col … Continua a leggere Zenzero amorevole
1984 – 1992
Fa freddo. Fa tanto freddo. Non riesco a muovermi. Non ho la forza d’aprire gli occhi. Piango? No, dai, non piango. Respiro? Sento dei rumori ovattati. Sento i ragazzini del villaggio schiamazzare e giocare. Le senti le lame dei pattini che scivolano sul ghiaccio azzurro? Una volta ho visto Torvill and Dean, lo sai? A … Continua a leggere 1984 – 1992
Empatia
Che cosa stupenda avere dei figli. Era il suo primo figlio. Essere padre era una cosa che non aveva mai immaginato. Quando Mellina gli aveva fatto vedere l’attrezzo di plastica con le 2 righe rosa che testimoniavano ch’era incinta, lui era rimasto un po’ spiazzato. Però aveva messo subito giù i pantaloni pieni d’intonaco e … Continua a leggere Empatia
Vergogna
Sale a Bologna. I vagoni ormai vuoti. Notte. L’ultima fermata prima di Milano. La signora immagina sia un vecchio maniaco. Sembra Joe Cocker: viso butterato, barba sfatta, vestito di nero con giacca di jeans. Fa strano vedere quella giacca di jeans su un completo nero. Mah, pensa la signora. Si ferma davanti a lei imbambolato, sfatto … Continua a leggere Vergogna
Pandoro o….?
Davanti a Poggioreale c’erano le bancarelle. Era buio. Mattina o sera, poco importa. Il buio, quand’è buio, s’è appena arrivato o sta per andarsene, non varia la forza dell’angoscia che arreca. Sempre buio rimane. I bambini queste cose le vedono. I bambini queste cose le sentono. Un mangianastri appeso ad una transenna trasmetteva “Lacreme napulitane”. … Continua a leggere Pandoro o….?
Piove, piove…
“Piove, piove, la Madonna raccoglie i fiori. Li raccoglie per Gesù e domani non piove più.” Nella camera ci sono 4 letti. È la camera dei bambini della zia. La zia e lo zio abitano nella zona più bella della città. Loro no. Loro non abitano nemmeno più in quello stanzone dove dormivano in 5. … Continua a leggere Piove, piove…
Hello! col punto esclamativo
“Mickey, per favore, dai da mangiare ai pesci mentre sto via?” Figurati. Ti piace, la ragazza italiana. Tu, muratore irlandese, ubriacone solo di notte, non gliel’hai mai detto ma... Per una scusa o un’altra, ti fai vedere sempre quando senti che scende giù, dal secondo piano. Nelle case inglesi è facile sentire gli altri che … Continua a leggere Hello! col punto esclamativo
Quella sì…
T’ho sognato stanotte. M’hai detto d’aspettare. Che non è ancora il momento. Che a morire c’è sempre tempo. Che, se proprio mi manchi così tanto, posso chiudere gli occhi, prima d’addormentarmi, e chiedere a Dio (se ci credo a Dio) di farci incontrare oltre la nebbia, oltre i grattacieli, oltre il Kilimangiaro, oltre le nuvole. … Continua a leggere Quella sì…
Forse
Tutte le donne del mondo. Pensavo a tutte le donne del mondo. Ci fanno vedere i telefilm americani con le signore senza velo, le attrici truccate, le ragazze coi jeans attillati e poi, a noi, ci fanno vestire con questi caftani, gonne lunghe e il velo. Oh... ‘sto velo. Com’è possibile che nessuna donna riesca … Continua a leggere Forse
L’Esploratore
In piedi, sul ponte di controllo dell’astronave, controllava, attraverso l’enorme schermo trasparente, l’armata che aveva sotto. Pensava ch’era tanto tempo che non tornava sulla Terra. L’ultima volta, 1300 anni umani prima, aveva vissuto in Mongolia. Avevano importato nuovi animali e batteri. Gli animali s’erano adattati serenamente. Lo yak aveva scombussolato un po’ tutti all’inizio. Il … Continua a leggere L’Esploratore
Symbolum ’77
Uscì dalla sagrestia. Annina era seduta in prima fila. Stette male immaginando quanto avrebbe stonato cantando Symbolum ’77. Gli si sarebbero rizzati pure i peli incarniti. Non era un canto liturgico moderno ma quella decina di obsolete anime mangiatrici d’ostia stantia, che non mancavano mai una messa, quella volevano. Doveva accontentarle. Durante le feste comandate … Continua a leggere Symbolum ’77
La cotta
1982? 1983? Non ricordo più. Ricordo la gita scolastica a Roma. L’autista permise a qualcuno di mettere Baglioni. Con tutto l’amore che posso. Ricordo questa e un’altra canzone . Faceva un freddo porco, in quell’albergo fuori città. Tutti facevano i fighi. Tutti erano felici. Tutti non vomitavano. Io prendevo l’antiemetico ogni 6 ore. Io guardavo … Continua a leggere La cotta
Oroscopo Campano – Ottobre
Benvenuti all’oroscopo Campano di Ottobre! Questo mese non sarà facile districarsi tra le diverse variazioni stellari ma ci proveremo. E via con le nostre inopinabili previsioni! Segno del Casatiello (Primavera)= caro Casatiello, sono lontani i felici e suadenti giorni di Pasqua, quando potevi contare sulla presenza della sugna e del salame per poter realizzare i … Continua a leggere Oroscopo Campano – Ottobre
Per amore…
Maffiàni andò a messa per la prima volta in vita sua solo per vedere come “lui” l’officiasse. C’aveva pensato un bel po’. S’era detto ch’era un coglione a voler vedere come tenesse messa perché sentiva qualcosa nel mezzo dello stomaco pensando a lui. S’era detto che non era possibile che un maresciallo s’invaghisse d’un prete. … Continua a leggere Per amore…
Tièmp bell ‘e ‘na vota
Certe schifezze lui non le fa. Un camorrista vero certe cose non le fa. Contrabbando di sigarette, sì. Vendere l’oro falso, sì. Prestare soldi a tassi da strozzini, sì. Truffare vendendo merce scaduta, sì. Farsi pagare per ogni voto fatto dare “gentilmente” a questo o a quel partito, sì. Rubare, eccerto, pure quello chetticredi. Anzi, … Continua a leggere Tièmp bell ‘e ‘na vota
Quando, quando…
Quando sarà finito tutto questo, te lo prometto, faremo cose stupende. Quando sarà finito tutto questo, te lo prometto, ti porto a Parigi. Che a me Parigi fa cacare, ma va bene lo stesso. Che fa figo dire che stai andando a Parigi, se qualcuno ti chiede dove stai andando, mentre esci di casa. Sì, … Continua a leggere Quando, quando…
Lindura
Gli uomini cattivi, palesemente cattivi, li può gestire. A quelli gli si spedisce un veloce, risolutivo vaffanculo e la smettono là. Che quelli che abbaiano sono sempre quelli che non morsicano. O, almeno, che se anche ci provano, alla fine lasciano la dentiera attaccata alla sua armatura. Perché la sua armatura è fatta di unghie, … Continua a leggere Lindura
Evoluzione
Riunioni, discussioni, budget, costi, ricavi, scrivania, sedia ergonomica, password, account, telefono, clienti, fornitori, impiegati, colleghi, macchinetta del caffè, penna, quaderno, pausa pranzo. Alba, mezzogiorno, tramonto. Infami e quasinfami. Che gl’infami ci stanno sempre. E gli altri sono solo dei quasinfami. Che quelli che non sono infami, non ci stanno mai. MAI. E tu che pensi, … Continua a leggere Evoluzione
Ernesto/Florence
Ernesto Cestarotta arrivò a Sidi Bel Abbes il 24 novembre. Aveva cambiato nome e cognome. Cestarotta gliel’aveva dato Don Vincenzo perché, quella mattina di luglio, quando se lo trovò sul sagrato della chiesa, neonato, la prima cosa che notò fu uno squarcio nella cesta di vimini. Ernesto, il nome, glielo aveva dato Finizia, la governante … Continua a leggere Ernesto/Florence