Lasciava bottoni ovunque. Di solito li faceva gentilmente, segretamente, innocentemente scivolare con nonchalance nei vasi delle piante degli aeroporti delle città che visitava per lavoro. Quello era il posto migliore per il suo intento. Lo faceva da tanti anni, ormai. Riempiva le tasche di bottoni solo per quello. Una donna di Changzhou le aveva detto … Continua a leggere Bottoni magici
Tag: parole
Catena
“Come faccio? Come faccio a non amarla?” Lina Sastri canta che la vita è come il mare... Musica per afa e innamorati sofferenti. Versa altro vino. Stanno parlando da ore. Lui è affondato nel divano. “È così cattiva, eppure l’amo. Provo quello che prova, sente quello che sento. Cosa devo fare? Cosa?” Sospira “Non lo … Continua a leggere Catena
Palummella
Vattene via, le disse. Lasciami camminare da solo lungo questa strada buia e fredda, le disse. Poche parole ben piazzate ed efficaci. Per certe “percezioni” non devi usare molte parole. È così. Vai via che non voglio mettere anche il tuo, di cuore, sul pesante carretto che sto trasportando, le disse. Lei non ci credeva. … Continua a leggere Palummella
Un po’
Lui sbatte la porta e va a dormire sul divano. Lei se ne fotte. Alla fine, pensa, certe paure non devi combatterle. Le devi nutrire fino a quando non muoiono di bulimia. Non ha voglia di non avere paura. S’arravoglia nelle lenzuola fresche dell’estate. Sorride pensando che ogni tanto, lui che se ne va a … Continua a leggere Un po’
In my solitude
Strade assolate e vuote dove s’annidano cose buone e cattive. Un cimitero, una chiesa, una scuola, due cinema, qualche bar, tanta spiaggia libera, pochi ristoranti, nomi comuni di persone comuni. Felicina non riposa di pomeriggio. Se lo fa, dopo, ha sempre mal di testa. Tutta la famiglia, invece, va in letargo, dopo pranzo. Lei no; … Continua a leggere In my solitude
Lezione d’inglese
Il pensiero attraversa la mente. Passa dall’altra parte e poi torna indietro. Certi pensieri tornano indietro anche se l’attraversano, la mente. Succede. Che uno, a dire il vero, potrebbe anche farne a meno, specialmente oggi ma... Giorno importante, oggi. Giorno di matrimonio. Giorno di chiesa, marito e moglie, insieme per sempre, finché morte non ci … Continua a leggere Lezione d’inglese
Turno serale
Ci sono cose che si decidono, checchè se ne dica, come quando si decide d’andare a destra o sinistra. Già; si può decidere di cambiare il corso della propria vita e di quella degli altri. Essì! Checchè se ne dica, si può fare. Prendi e decidi. Però... cosa succede se uno, oltre a non sapere … Continua a leggere Turno serale
Habibi & Habibati
L’afa avvolgente, proteggente, amante e non soffocante. Questa fu la prima sensazione che provò e che avrebbe ricordato per sempre. Parlavano dell’Africa come di un posto dove l’afa soffocasse, opprimesse, uccidesse. Lei, invece, la trovava avvolgente, proteggente, amante e comoda come un vecchio, strausato e insostituibile paio di Doc Martens del quale ci si libera … Continua a leggere Habibi & Habibati
Notturno
Un paradiso di bugie. La notte m’appartiene. È mia la notte. Due canzoni m’intasano il cervello. Pensieri alcolici. Mi ritrovo sul balcone, cercandoti nel buio, a piangere pensando che le lagrime faticano a scendere sulle guance quando gela. Per un cuore di donna una spada d’un re. Qualche mese fa scendevano più velocemente. Lo sai … Continua a leggere Notturno
Gli spazi giusti
Mentre digita il messaggio da mandare al Maresciallo Maffiàni, Padre Ignazio pensa che ci vogliono le parole giuste. Ed anche gli spazi giusti. Già, gli spazi giusti. Perché è soprattutto negli spazi, nei brevi silenzi, nelle impercettibili pause che s’accoccolano pigramente tra una parola e l’altra, che diciamo o scriviamo le cose più importanti. Sospira … Continua a leggere Gli spazi giusti
Proprio niente
Quando la vide la prima volta non provò nulla. La seconda volta che la vide, pure. Meno della prima, forse. La terza, figuriamoci. Com’è che si dice in italiano: “Non provo proprio niente?”. Così? Ok, allora era proprio così. Proprio niente. E lo sapeva ch’era peccato. Lo sapeva che se l’avesse mai detto, l’avrebbero rinchiuso. … Continua a leggere Proprio niente
Tu, io ed Euclide
La vera, profonda amicizia tra uomo e donna esiste. Esiste. Basta essere onesti. La vera amicizia richiede ACCETTAZIONE dell’estrema onestà. Per questo è difficile da trovare. Sono anni che non si sentono. La chiama perché gli hanno detto ch’è in città. È trascorso davvero tanto tempo. Fa strano, dice lui; è come se non si … Continua a leggere Tu, io ed Euclide
Le nubi sono già più in là
Bisogna sempre trovare qualcuno da odiare. Sempre. Altrimenti, che ci sta a fare la bile nella cistifellea? Altrimenti come facciamo a riappacificare la rabbia e l’amore? Esiste la pace? Altrimenti a chi potremmo mai dare la colpa per le cose che ci fanno capire che siamo fottuti e che è ormai troppo tardi per tutto? … Continua a leggere Le nubi sono già più in là
Profumi in valigia
Le città profumano. Milano profuma di nebbia fresca. Napoli odora di zucchero che s’addentra nel vicolo più oscuro del Decumano più lontano. Londra sa di saporita Worcester sauce, erotico white musk e gustose patatine fritte. Parigi olezza di pungente petricore, il profumo della terra dopo la pioggia. Algeri sa di confortante cannella e fresco coriandolo. … Continua a leggere Profumi in valigia
Questione di scelta
Qualcuno sta suonando un sassofono alla fine del molo. Proprio alla fine del molo. Gli ultimi raggi del tramonto accarezzano il metallo dorato mentre la ragazza suona il sinuoso strumento volteggiandolo nell’aria salmastra, ad occhi chiusi. Fosse un film, sarebbe una bella ragazza dai lunghi, bellissimi capelli e un sexy tubino nero. Invece no. E … Continua a leggere Questione di scelta
Un pugno di mosche
S’alza stancamente, facendosi forza con le mani sulle ginocchia. Le duole la schiena. Alza lo sguardo verso il sole che ormai sta scomparendo oltre il muro del cimitero. Un nugolo di mosche volteggia in tondo sotto un cipresso. È allora che ricorda. Ricorda un pomeriggio di quarantanni prima. Lui, steso accanto a lei, ad un … Continua a leggere Un pugno di mosche
TU
Il mondo è pieno di persone che non riescono a dare amore perché non hanno nessuno a cui darlo. Gente che ha vissuto un’intera vita alla ricerca d’un piccolo amore da nutrire, che non arriva mai. Sono le 6 di sera; buio, nebbia spessissima, freddo cane. Si sta trascinando dietro una marea di sacchetti della … Continua a leggere TU
Tu, come me…
Vorrei dormire, ma penso alla magnolia che ha germogliato. Ha germogliato e piangevo. Che, davanti a un germoglio, non ci si dovrebbe rattristare. I germogli sono nuovi inizi, forti speranze, orgoglio rinnovato, sogni da sognare. Non dormire... Poi ho pensato: tu sì, noi no. L’ho accarezzata immaginando quanto sarà bello curarla e amarla. Ha delle … Continua a leggere Tu, come me…
Dormire
Vorrei dormire. Sono diretto in ufficio. M’aggiusto lo scroto automaticamente, mentre freno. Mi volto distrattamente a sinistra. Una ragazza sta tirando un piumone su da terra. E’ nascosta tra due auto accostate nel parcheggio di Viale Papiniano. Sbadiglia. S’aggiusta gli abiti con i quali ha dormito. Una lunga gonna, un golfino. Accanto a lei, un … Continua a leggere Dormire
Aulin ed Eleonora
Lui si faceva chiamare Aulin. Lei si faceva chiamare Eleonora. I nomi sono importanti. Abitavano centinaia di chilometri lontano. Mai s'incontrarono. Lui non lo sa ma lei gli sarà sempre grata per averle fatto conoscere Keith Jarrett e il Koln Concert. Lei non lo sa ma lui, spesso, pensa a lei, soprattutto quando ascolta Keith … Continua a leggere Aulin ed Eleonora
“Sentire”
Entro. Mi faccio forza ed entro. È buio. Odio il buio. “Sento” il vuoto. Hai mai “sentito” il vuoto in una casa abbandonata da chi in quella casa fino a qualche giorno prima viveva là con te? La luce del lampione violenta le tende entrando in salotto, inondando la camera ormai depredata da tutto quello … Continua a leggere “Sentire”
Ladra
I basement di Londra sono appartamenti che si trovano sotto il livello del marciapiede. Sono meravigliose visioni dall’alto della vita degli altri. Di solito la camera “visibile” ai passanti è la cucina o, even better, la reading room. Bellissime, nella loro quieta ed intima atmosfera. Gli inglesi ne decorano fantasiosamente il “window sill” (“davanzale interno”). … Continua a leggere Ladra
Sii felice
Alla fine della fiera, se tanto ci si pensa, non è così difficile. Alla fine della fiera, quando tutte le bancarelle sono state smontate. Quando i resti dello zucchero filato e dei popcorn sono stati portati via dal freddo vento della notte, rotolando pigramente tra i fili d’erba bagnati di rugiada. Quando tutti i tendoni sono … Continua a leggere Sii felice
Scegliere
“Mamma, Babbo Natale esiste?” chiese la bambina alla mamma che stava pensando alla cena che doveva cucinare, alla suocera che si comportava da suocera, al marito che non si comportava da marito, a tutti gli altri che sfrecciavano alla velocità della luce attraverso le sue giornate piene d’essere impiegata, madre, moglie, figlia, sorella, cugina, amica, … Continua a leggere Scegliere
Oroscopo Campano – Dicembre
Benvenuti all’oroscopo Campano di Dicembre! Si avvicinano le feste, cari amici delle 4 stagioni (non la pizza). Tutti, più o meno, le aspettiamo, le temiamo. Ebbene, vi sia conforto questo saggio proverbio napoletano: A Natale tutte scurzetelle, a Pasca tutte mullechelle. Che è bellillo assaje perché noci e dolci a noi piacciono molto! Segno del … Continua a leggere Oroscopo Campano – Dicembre
Il cuore inzuppato nei ricordi
Qualla casa di campagna non c’è più. Almeno, non è più così come la ricordano Irene e Felicina. Non è più la stessa, solitaria casa padronale che si stagliava con le sue mura bianche nella pianura verde e nebbiosa. Le due donne anziane sostano davanti al caseggiato che ora la sostituisce. C’è rimasta solo la … Continua a leggere Il cuore inzuppato nei ricordi
Galeotto il tricco-tracco
Al quarto piano di Via Nazionale delle Puglie ci abitavano le famiglie di Don Ciccillo Guarnera e del Signor Amedeo Grippa. Don Ciccillo era un anziano camorrista che veniva “mantenuto” da molti anni, ormai. Lui, di “cose”, ne sapeva (e aveva fatte) tante. Il Signor Grippa, invece, era un mite, incensurato impiegato delle poste, anche … Continua a leggere Galeotto il tricco-tracco
Edenlandia
L’Edenlandia iniziarono a costruirla nel 1937. Mussolini già faceva pensieri strani. Altro che Disneyland. A pensarci bene, l’Edenlandia nacque prima dei fuochi artificiali notturni di Disneyland. Ma tu vallo a dire che, pure qua, i napoletani arrivarono prima. C’andavano spesso. Papà diceva: “Andiamo a mangiare la pizza.” E lei sapeva che sarebbero andati all’Edenlandia a … Continua a leggere Edenlandia
Barbie
I bambini sono stronzi. Voleva una Barbie. Tutte le sue amiche ce l’avevano. Stefania, la sua migliore amica, ne aveva tante. I bambini sono stronzi. Anche le migliori amiche sono stronze. Soprattutto le migliori amiche, sono stronze. Le migliori amiche sono le peggiori stronze, probabilmente. Meglio non averne, di migliori amiche. Le permetteva di giocarci … Continua a leggere Barbie
Replay
La vecchia 500 color beige s’incolonnò in viale Papiniano. La carrozzeria avrebbe sicuramente apprezzato una bella ripassata. L’aveva colpito la musica che ne veniva fuori. La donna che la guidava cantava a squarciagola “Your mother should know” dei Beatles mentre il volume a palla invadeva il viale che si stava svegliando dopo una lunga notte … Continua a leggere Replay